di Paola Tonizzo
A New York, l’associazione Greenthumb è stata avviata in risposta alla crisi finanziaria negli anni settanta che ha causato l’abbandono dei terreni agricoli sia pubblici che privati. L’organizzazione ha adottato e ristrutturato questi lotti liberi e oggi sostiene il progetto di oltre 600 orti urbani. Sono i residenti del quartiere ora a gestire gli orti, fornendo importanti risorse come gli spazi verdi che incentivano un miglioramento della qualità dell’aria, biodiversità e benessere, una considerevole risorsa per la comunità. Greenthumb organizza workshop con frequenza mensile per favorire la partecipazione civica e per l’organizzazione di comunità tematiche. Oltre a produrre dispense alimentari programma laboratori didattici e feste di quartiere. Gli spazi Greenthumb sono in tutti i quartieri della città, sotto le molteplici forme di spazi relax, zone di incontro o veri e propri allevamenti.
Dati forniti dalla National Gardening Association (Nga) denotano un incremento, dal 2006 al 2007, del 25% delle spese per la coltivazione in proprio. Nel 2008 la spesa è stata di 2 miliardi e mezzo di dollari.
A New York, l’associazione Greenthumb è stata avviata in risposta alla crisi finanziaria negli anni settanta che ha causato l’abbandono dei terreni agricoli sia pubblici che privati. L’organizzazione ha adottato e ristrutturato questi lotti liberi e oggi sostiene il progetto di oltre 600 orti urbani. Sono i residenti del quartiere ora a gestire gli orti, fornendo importanti risorse come gli spazi verdi che incentivano un miglioramento della qualità dell’aria, biodiversità e benessere, una considerevole risorsa per la comunità. Greenthumb organizza workshop con frequenza mensile per favorire la partecipazione civica e per l’organizzazione di comunità tematiche. Oltre a produrre dispense alimentari programma laboratori didattici e feste di quartiere. Gli spazi Greenthumb sono in tutti i quartieri della città, sotto le molteplici forme di spazi relax, zone di incontro o veri e propri allevamenti.
Dati forniti dalla National Gardening Association (Nga) denotano un incremento, dal 2006 al 2007, del 25% delle spese per la coltivazione in proprio. Nel 2008 la spesa è stata di 2 miliardi e mezzo di dollari.
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